Pallavolo, i ruoli in campo e il glossario dei termini tecnici più frequenti

Pallavolo, i ruoli in campo e il glossario dei termini tecnici più frequenti

10 Luglio 2024 Off Di

Non abbiamo mai vinto l’oro nel volley, addirittura in campo femminile non siamo mai andati a medaglie. Diamine, però siamo nell’elite mondiale e Parigi sembra essere fatta su misura per sfatare due dei tabù più “insostenibili” che lo sport italiano racconta. In terra di Francia la corsa alle medaglie nei due tornei di pallavolo si preannuncia bella caliente: l’Italia giocherà carte importanti con assi del calibro di Giannelli e Michieletto in campo maschile ed Egonu e Antropova in campo femminile, ma per avvicinarsi al meglio al torneo a cinque cerchi non c’è nulla di più indicato, se non un bel vademecum su tutto quel che attiene al mondo del volley.

Pallavolo: i ruoli Pallavolo: il glossario Pallavolo: pillole di regolamento Pallavolo: la formula del torneo olimpico

Pallavolo: i ruoli

Storicamente, a pallavolo si gioca in 6. Ma da qualche decennio ormai è più giusto parlare di 7 elementi, perché il libero (che dalla prossima stagione sarà anche “libero” di andare al servizio) di fatto ha allungato la formazione titolare, sebbene in campo contemporaneamente non possono scendere più di 6 giocatori. E i ruoli tecnicamente vengono indicati da un numero in base alla posizione in campo. Anche se poi ogni ruolo ha una specifica differente, e di base fa riferimento a un determinato numero all’interno della rotazione.

Palleggiatore: detto anche “alzatore”, è il regista della squadra, colui che solitamente decide a chi affidare i palloni da schiacciare nella parte opposta del campo. Solitamente è il ruolo deputato ai giocatori dotati di maggiore tecnica e fantasia, un po’ come i numeri 10 nel calcio (paragone azzardato, ma che rende l’idea). Se gira lui, nella maggior parte dei casi ne beneficia tutta la squadra. Il ruolo con il quale viene identificato è posto 5. Opposto: è l’attaccante di riferimento, uno schiacciatore in tutto e per tutto, ma con la differenza che non deve essere relegato a compiti in ricezione (quindi può pensare soltanto ad attaccare e a difendere a muro). Nella moderna concezione del volley, in campo è posizionato davanti al palleggiatore, che il più delle volte lo “premia” affidandogli i palloni più pesanti. E può schiacciare anche quando si trova in seconda linea. Il ruolo con il quale viene identificato è posto 2. Centrale: ne giocano due contemporaneamente, uno in posizione centrale e uno in posizione laterale. Quello centrale svolge un ruolo cruciale tanto in difesa, quanto in attacco, poiché è deputato ad andare a muro e naturalmente anche ad attaccare qualsiasi pallone graviti dalla sia parte. Per questo viene selezionato tra i giocatori più alti della squadra. Quello laterale sostanzialmente deve avere le medesime caratteristiche, soprattutto essere molto mobile e potente sottorete. I ruoli con i quali vengono identificati sono posto 3 e posto 6. Schiacciatore: anche qui ne servono due contemporaneamente. Questa tipologia di ruolo viene detta anche “di banda”, perché chi la occupa deve essere bravo a ricevere sul servizio degli avversari e bravo anche a contrattaccare. Di solito si predilige avere uno schiacciatore bravo in ricezione e uno più bravo ad attaccare, così da poter mischiare al meglio di “ingredienti”. È un ruolo di forza, dove conta molto l’attenzione ai dettagli e la capacità di saper leggere le azioni (anche a muro). I ruoli con i quali vengono identificati sono posto 1 e posto 4. Libero: il ruolo più “moderno”, dedito praticamente soltanto a difendere: può ricevere e può alzare palloni, ma non può attaccare, sebbene può comunque fare punto (se manda il pallone dall’altra parte del campo e questo cade, ma senza averlo attaccato in modo deliberato). Agilità e rapidità sono le qualità che ogni buon libero deve possedere: dalla prossima stagione avrà la possibilità di andare anche al servizio, ma a Parigi il ruolo sarà interpretabile in modo “classico”.

Pallavolo: il glossario

Ace: una battuta punto, cioè un servizio vincente. Avviene quando dopo una battuta la palla cade nel campo avversario senza che nessuno la tocchi, oppure senza che nessuno riesca a controllarla. Monster Block: si tratta del gesto tecnico più comunemente chiamato “muro”, che vede un giocatore impegnato in difesa respingere l’attacco del giocatore avversario semplicemente alzando le braccia e colpendo la palla appena attaccata, facendola ricadere all’interno del campo avversario. Block-Out: è un colpo d’attacco, anche se necessariamente contempla anche il muro avversario. Si verifica quando un attaccante cerca le mani del difensore a muro: se quest’ultimo tocca la palla con una parte della mano e la fa cadere nella propria metà campo, sebbene fuori dal quadrato di gioco, il punto è assegnato a chi ha attaccato. Pipe: un particolare tipo di attacco in cui il palleggiatore alza la palla al limite della linea dei 3 metri. Di solito il giocatore che attacca la pipe è lo schiacciatore di seconda linea che si è spostato in zona 6 e gioca la palla dal centro dietro la seconda linea. Salto float: è una tipologia di battuta nella quale il giocatore che va al servizio alza la parabola più in alto che può e, colpendola in modo ascensionale, le imprime una traiettoria spesso difficile da leggere, seppur a velocità ridotta rispetto a una battuta “classica”. Challenge: è una richiesta che è nelle disponibilità delle panchine, che possono chiedere di andare a vedere al videocheck (una sorta di Var applicata al volley) se un fischio arbitrale è stato corretto o meno in caso di invasione a rete, tocco dell’asticella, battuta in/out, attacco da seconda linea (che non può essere pestata) e attacco in/out. Match point: è il punto che può decidere il match: se la squadra che è in vantaggio lo fa suo, automaticamente la partita deve considerarsi conclusa. Si verifica quando una squadra ha vinto almeno due set ed è a quota 24 punti nel set in corso e ha almeno un punto di vantaggio su quella avversaria. Time-Out: si tratta di una sospensione temporanea del gioco, richiesta da una squadra, durante la quale l’allenatore può dare istruzioni tattiche oppure sostituire gli atleti in campo. Si possono richiedere fino a due time out in un set, ognuna della durata di 30″.

Pallavolo: pillole di regolamento

Dimensione Campo: il campo da gioco misura complessivamente 18 metri in lunghezza e 9 metri in ampiezza, andando a formati due quadrati da 9 metri di perimetro per ogni lato di gioco. Esternamente sono previsti tre metri di area utilizzata per poter comunque recuperare o attaccare la palla. La rete: si snoda lungo tutta l’ampiezza dei 9 metri e anche oltre (il campo è delimitato però da un’asticella, oltre la quale la palla non può passare) ed è alta 2.43 per le gare maschili e 2.24 per le gare femminili. Trattenuta: è uno dei falli più frequenti fischiati dai due arbitri (quello di sedia e il secondo, posizionato in mezzo alle panchine). Si verifica quando un giocatore (solitamente il palleggiatore) nel tentativo di servire un compagno “accompagna” la palla per un tempo troppo prolungato. Fallo di Seconda Linea: quando un giocatore prova ad attaccare un pallone dalla seconda linea (cioè schierato in posto 4, 5 o 6) nel momento dello stacco da terra non deve pizzicare con il piede la linea posta a tre metri dalla rete, che delimita la prima dalla seconda linea. Un altro fallo simile può verificarsi al servizio: il battitore può battere in salto, ma nello stacco non deve toccare la linea di fondo campo (posta a 9 metri dalla rete). Fallo di Posizione: si verifica quando un giocatore non è allineato al posto indicato dalla rotazione dei ruoli (che va da posto 1 a posto 6) e può verificarsi soltanto prima che il battitore proceda con la battuta. Quando questa è stata effettuata il giocatore può assumere qualsiasi posizione all’interno del proprio quadrato. Fallo di Invasione: si verifica quando uno o più giocatori toccano con una parte del corpo (può essere una mano, un braccio, un fianco, un ginocchio o un piede) la rete. Spesso viene rilevato dal videocheck su richiesta degli allenatori avversari. Quattro Tocchi: è una delle situazioni più frequenti: una squadra che si trova a giocare un’azione difensiva, magari a seguito di un tocco errato o fuori misura, colpisce la palla quattro volte anziché le tre permesse dal regolamento. In tal caso, l’azione viene interrotta e il punto assegnato a quella avversaria.

Pallavolo: la formula del torneo olimpico

Il torneo olimpico di Parigi vedrà al via 12 squadre per ciascuna competizione, suddivise in tre giorni da 4 squadre. Si qualificano per i quarti di finale le prime due di ogni raggruppamento e le due migliori terze. In base ai risultati ottenuti nelle gare della fase a gironi, viene stilato un tabellone tennistico dove la migliore prima (testa di serie numero 1) affronta la seconda miglior terza (8), la seconda miglior prima (2) la migliore terza (7), la terza miglior prima (3) la terza miglior seconda (6) e la migliore seconda (4) la seconda miglior seconda (5).