James Rodriguez al Como: perché Fabregas può convincere il Diez e beffare mezza serie A
23 Luglio 2024Sogno di una notte di mezza estate o possibilità reale? La ricchissima proprietà del Como, dopo vent’anni d’attesa, vuole regalare un altro tassello prezioso a Cesc Fabregas e lasciare che, ai nastri di partenza della nuova serie A, i lariani possano ambire a qualcosa di più della salvezza. La ciliegina sulla torta, dalle parti del Lario, porta il nome di James Rodriguez, appena svincolato dal San Paolo ed eletto miglior giocatore dell’ultima Copa America.
L’ex madridista, eletto MVP del torneo, ha illuminato il cammino della Colombia negli Stati Uniti, trascinando il suo Paese alla finalissima contro l’Argentina con una rete e sei passaggi vincenti (record per la competizione sudamericana). E all’età di 33 anni, James Rodriguez ha ancora voglia di stupire e incantare tanto da attirare su di se gli occhi di mezza Europa.
James Rodriguez sul mercato: c’è la Lazio Anche Fiorentina e Bologna sul Diez Rodriguez e il Como: perché sì Fabregas ci prova fino all’ultimo La carriera di James Rodriguez
James Rodriguez sul mercato: c’è la Lazio
Tante le pretendenti che hanno messo nel mirino il “Diez” colombiano. La Lazio di Claudio Lotito (impegnato a smorzare la polemica del sindaco di Auronzo), dopo aver perso Greenwood (accasato al Marsiglia di Roberto De Zerbi) è pronta a fare sul serio, ma prima c’è da fare spazio nello spogliatoio di Marco Baroni.
Il club della Capitale, infatti, fin qui ha prelevato a titolo definitivo Noslin dal Verona, Tchaouna (Salernitana), Nuno Tavares (Arsenal) e Fisayo Dele-Bashiru dalla Turchia (Hatayspor).
Anche Fiorentina e Bologna sul Diez
James potrebbe essere anche un’idea per la Fiorentina di Raffaele Palladino che si è svuotata a centrocampo dopo le partenze di Bonaventura, Arthur, Duncan e Castrovilli con la piazza che ha bisogno di ritrovare entusiasmo dopo la sconfitta ancora viva nella finale di Conference League contro l’Olympiacos.
Resta viva anche l’ipotesi Bologna che può giocarsi la carta della Champions League a differenza delle altre due società. Vincenzo Italiano, infatti, rimasto orfano di Joshua Zirkzee (Manchester United) e Calafiori (tutto fatto per il trasferimento all’Arsenal) sta cercando un innesto importante per la trequarti con il fine di presentarsi alla nuova edizione della Coppa dei Campioni con un bagagliaio di qualità e fantasia.
Da non escludere le piste estere con gli intermediari dell’ex Real Madrid che avrebbero proposto il proprio assistito a Real Betis e Porto con il club di André Villas-Boas che avrebbe aperto le porte a un clamoroso ritorno (il trequartista fu acquistato dal Banfield nel 2010 per 7 milioni di euro).
Rodriguez e il Como: perché sì
In corsa c’è soprattutto la società di Robert Hartono. Il club comasco, infatti, vanta risorse economiche disumane e ne sono un esempio gli acquisti già finalizzati dalla proprietà: alla corte dell’allenatore iberico sono arrivati Pepe Reina, Varane, Dessena, Belotti e Alberto Moreno.
Ma i fuochi d’artificio non sembrano essere ancora terminati in quanto la società biancazzurra ha messo nel mirino lo svincolato di lusso, Rodriguez. Sul colombiano potrebbe farsi avanti il Como, con l’ex Barcellona Fabregas che, attirato anche dal grande ritorno di immagine del numero dieci, potrebbe decidere di puntare su di lui per la prossima stagione.
La società lombarda, d’altro canto, non avrebbe problemi a ingaggiare l’ex Real Madrid e Bayern Monaco (il giocatore chiede 4 milioni di euro) qualora ci fosse da parte di Rodriguez un’apertura significativa.
Fabregas ci prova fino all’ultimo
Cesc Fabregas può essere la chiave di volta nell’affare. L’ex centrocampista, infatti, ha una forte influenza sulle scelte di mercato tanto da dettare con la famiglia Hartono la linea da seguire per centrare una salvezza tranquilla o provare un clamoroso balzo nelle parti nobili della classifica.
Il Como, tornato a disputare la massima divisione italiana dopo 21 anni dall’ultima volta, fa sul serio dispone di tutte le risorse economiche per portare Rodriguez sulle pendici del lago.
La carriera di James Rodriguez
James David Rodriguez Rublo nasce a Cucuta nel 1991. La prima esperienza professionale è all’Academia Tolimense, prima di approdare all’Envigado nel 2005. Quindi la consacrazione nel Banfield (club argentino) dove El Bandito attira gli occhi del Porto che lo acquista per una cifra intorno ai 7-8 milioni di euro. Con il club dei dragoni, il colombiano mette a referto 25 reti in sessantacinque presenze e lascia il club nel 2013 per accasarsi al Monaco.
L’esperienza nel Principato però dura soltanto un battito di ciglia, perché il Real Madrid lo preleva dal club biancorosso per una cifra altisonante di 60 milioni di euro. Nella Casablanca James però fatica a brillare a causa dei molteplici infortuni, ma riesce comunque a vincere una Champions League nonostante il ruolo di seconda linea nella rosa di Zidane.
La società madrilena decide di cedere in prestito il calciatore al Bayern Monaco, ma dall’esperienza bavarese torna senza sussulti e approda all’Everton. La carriera del colombiano prende poi una parabola discendente tra Al-Rayyan, Olympiacos e San Paolo.
Nella testa di Rodriguez però è scattato qualcosa e ne è un esempio l’ultima Copa America disputata, dove il fantasista della Tricolor è stato eletto miglior giocatore del torneo tanto da decidere di tornare sotto i riflettori dell’Europa che conta. Il classe 1991 è desideroso di essere ancora protagonista e ha deciso di rescindere il contratto con la società brasiliana: James è pronto per la Serie A.