Top e flop 16ª giornata Serie A: il male di Koopmeiners, il volo di Dumfries, Adams genio, la follia di Dorgu

Top e flop 16ª giornata Serie A: il male di Koopmeiners, il volo di Dumfries, Adams genio, la follia di Dorgu

17 Dicembre 2024 Off Di

C’erano una volta le sette sorelle. Che ora non ci sono più. Nè il concetto di fine anni ’90 quando il campionato italiano era il più bello del mondo, nè la riproposizione di queste settimane. Lo stop di Fiorentina e Lazio, le croniche difficoltà di Juventus e Milan restringono il campo a 3 protagoniste della domenica, le uniche, sole a vincere là in alto: Atalanta, Napoli e Inter rigorosamente in ordine di classifica ma tutte autrici di piccole o grandi imprese in chiave corsa tricolore, per il momento un affare loro.

E allora allacciate le cinture e gustatevi i nostri attesissimi top e flop della sedicesima giornata di serie A. Sempre con un po’ di cattiveria e un pizzico di ironia. Che non guasta mai, in fondo siamo in clima natalizio, siamo tutti, o quasi, più buoni…tranne noi!

Top e Flop della sedicesima giornata di serie A:

  • Adams TOP 8: la Gialappa’s la definirebbe una genialata. Il gol che castiga l’Empoli lo è a tutti gli effetti.
  • Carnesecchi TOP 8: capisce che l’Atalanta non fara gol a grappoli almeno per una giornata e allora di buon grado infila i guanti, no quelli ce li ha già, e se li sporca, se li sporca, ah come se li sporca. Le prende tutte lui. Magnifico.
  • Dorgu FLOP 4: cosa gli sia passato nella testa quando ha deciso di alleggerire in quel modo, con quella forse verso il suo portiere lo sa soltanto lui. La buona stella lo grazia, il Lecce vince lo stesso. Fiuuuu (sospiro di sollievo).
  • Ferguson TOP 7: finalmente diranno a Bologna, ecco uno che atteso tanto tempo non delude le attese. Entra lui e cambia la partita, forse anche la stagione dei felsinei. Bentornato!
  • Nicolussi Caviglia TOP 7,5: Allegri con lui, in campo, titolare, ci ha vinto una Coppa Italia. Lui in campo contro la Juventus ha disegnato la parabola del secondo gol del Venezia. Core ‘ngrato!
  • Gabrielloni TOP 8: ha fatto tutta la trafila, lui non gioca nel Como, lui è il Como, quello dell’ascesa. Che non si ferma, continua, continua proprio come lui, sempre fedele.
  • Provedel FLOP 4: come racconta la massima, che in questo caso è la minima: “meglio prendere tanti gol tutti in una volta che prendere un golo alla volta e perdere sempre uno a zero”. Sì vabbè ma mettetevi voi nei panni del povero Provedel ieri sera.
  • Marusic, Gila FLOP 4,5: vedono maglie nerazzurre ovunque, ma così tante da far girare la testa. Un cachet e passa tutto.

Top flop Allenatori: allarme Thiago Motta, Inzaghi come Sinner

  • FLOP THIAGO MOTTA – che non fosse facile lo si sapeva ma che la sua Juve vada indietro invece che avanti è un po’ come andare a giocare a mosca cieca in autostrada. Non se ne esce benissimo. Vittorie estemporanee, fluidità lontana. La sia Juve più che un esperimento è un’esperanza per dirla in spagnolo, nel senso “speriamo che vada bene stavolta”. Discontinuità fatti capanna. Altro che Max, questa Juve va al “min…imo”
  • TOP GASPERINI – Le casse orobiche sono sempre piene dopo ogni sessione di calciomercato tanto poi ci pensa lui a far quadrare i conti in campo. E i giocatori usciti dalla bergamasca? Spesso desaparecido come se attorno alla Dea ci fosse una sorta di bolla creata da questo alchimista. Che adesso vuole fare un’ultima magia, tricolore.

Supertop sedicesima giornata: Dumfries straripante

Segna, fa segnare, fa tutto o quasi lui. Uno strapotere imbarazzante che a un tratto quelli della Lazio han pensato all’Olimpico ci fosse un extraterrestre. Ma anche quelli dell’Inter han pensato che quello con la maglia nerazzurra non fosse il vero Dumfries, una tantum. Ed invece era proprio lui, peraltro senza errori fondamentali. Stato di grazia!

Superflop 16° giornata: Koopmeiners ma che fine hai fatto?

La seconda attesa… ok che per le cose belle bisogna avere pazienza, bisogna saperle aspettare. Ma forse questo ragazzone olandese la Juventus l’ha già aspettato troppo. Un’estate ad attendere che si liberasse o che venisse liberato dall’Atalanta con un riscatto mica da ridere, 60 carte ed ora un’anticamera che ancora non è finita a due passi dal Natale e dalla fine dell’anno. Timido, impacciato, quasi mai decisivo. Sembrava che il gol Bologna l’avesse sbloccato ed invece continua a giochicchiare come se non fosse il più grande investimento di Giuntoli della scorsa estate. Un po’ di amor proprio Koop!