Juventus-Milan, moviola: il rigore negato e le proteste sul primo gol
19 Gennaio 2025Trentanove anni, bancario, internazionale con oltre 200 gare di serie A alle spalle, Davide Massa – scelto per Juventus-Milan, è uno degli arbitri più esperti al momento presenti nel campionato italiano di Serie A. Risale infatti al gennaio 2011 il suo esordio nel massimo campionato, in Fiorentina-Lecce. La promozione in pianta stabile in CAN A arriva solo un anno dopo, precisamente a luglio del 2012. Una carriera fulminante, che lo porta, dopo appena un paio d’anni, a diventare internazionale. Il debutto sul campo europeo porta la data del 17 luglio 2014, in Elfsborg-Inter Baku, valevole per la qualificazione all’Europa League.
Dalla second alla “first class” europea il percorso è lungo e servono circa 6 anni, la promozione avviene a giugno 2018 e la prima gara di Champions League è Porto-Lokomotiv Mosca. Massa conta in Serie A 212 caps (83 vittorie casa, 67 pari, 62 successi trasferta). In questo torneo sono 8 i gettoni di presenza: 2 affermazioni interne, 4 esterne, 2 segni X. Nel corso di questi match ha sanzionato 3 rigori: 2 per il Venezia, in casa e contro l’Udinese; 1 per l’Atalanta a Lecce ma come se l’è cavata ieri all’Allianz?
- I precedenti di Massa con Juventus e Milan
- L’arbitro ha ammonito due giocatori
- Juve-Milan, i casi da moviola
- Per Marelli non c’era rigore per il Milan
I precedenti di Massa con Juventus e Milan
Massa aveva già arbitrato uno Juve-Milan, era la stagione 2016-2017, 28esima giornata, 2-1 il punteggio finale dopo una gara ricca di polemiche. I bianconeri usufruirono di un (decisivo) penalty al 97’: Dybala mise a segno il punto della vittoria, fu espulso il milanista Sosa e negato un rigore al Diavolo. La Vecchia Signora è in serie OK con Massa arbitro nei match di campionato dal 2020-2021: 6 successi e 4 segni X, tra cui le ultime tre gare. In totale su 24 gare 16 vittorie Juventus, 6 pareggi e 2 sconfitte. Con lui il Milan ha vinto 7 volte, pareggiato 11 e perso 5. Rossoneri OK da 5 precedenti.
L’arbitro ha ammonito due giocatori
Coadiuvato dagli assistenti Bindoni e Scatragli con Bonacina IV uomo, Mazzoleni al Var ed Abisso all’Avar, l’arbitro ha ammonito Bennacer ed Emerson Royal.
Juve-Milan, i casi da moviola
Questi gli episodi dubbi della gara. Al 4′ cross lungo di McKennie, protesta Theo perché voleva la rimessa dal fondo con la palla che sembrava aver oltrepassato la linea. Al 19′ protesta il Milan che voleva un calcio d’angolo sull’occasione da gol creata da Reijnders proprio sugli sviluppi da corner. Il tiro dell’olandese a botta sicura è effettivamente deviato da Locatelli di coscia, ma dopo la deviazione c’è il tocco di mano di Tomori che manda la palla sul fondo.
Azione confusionaria al 27′: batti e ribatti in area bianconera con una serie di occasioni per i rossoneri ed un contatto dubbio che ha visto protagonisti Thuram e Reijnders, il Milan reclama un rigore ma Massa lascia proseguire. 32′ Gatti e Theo Hernandez si contendono una palla destinata ad uscire sul fondo appena fuori dall’area bianconera. Il difensore italiano entra in scivolata e stende il francese non prendendo mai la palla. Theo non protesta chiedendo l’angolo pensando che Gatti abbia preso la palla, Massa non fischia e concede il rinvio dal fondo, proteste rossonere.
Al 51′ protesta prima la Juventus per un fallo di mano fischiato a McKennie che però non c’era e poi il Milan per una rimessa laterale invertita.. Al 60’ protesta il Milan sul gol della Juventus arrivato su un tiro di Mbangula deviato e che non ha lasciato scampo a Maignan. Il Var ha controllato l’azione e ha confermato la regolarità del gol. Al 61′ primo giallo del match, Massa lo mostra a Bennacer dopo un fallo netto su Weah. Al 72′ ammonito Emerson Royal per un fallo su Nico Gonzalez. Dopo i 4′ di recupero Juventus-Milan finisce 2-0.
Per Marelli non c’era rigore per il Milan
A fare chiarezza è Luca Marelli. L’esperto di Dazn minimizza l’episodio del penalty chiesto dai rossoneri nel primo tempo: “Thuram entra sul pallone, poi c’è un contatto su Reijnders ma è frutto della dinamica di gioco. Il piede va sul pallone, lo devia nettamente”.