Juventus-Vlahovic, tre indizi per un finale amaro: le parole di Motta, la prova di Bruges, le voci di mercato

Juventus-Vlahovic, tre indizi per un finale amaro: le parole di Motta, la prova di Bruges, le voci di mercato

23 Gennaio 2025 Off Di admin

Il rapporto tra la Juventus e Dusan Vlahovic non è mai stato facile, ma mai come stavolta pare destinato a concludersi. Se non sarà a gennaio, la cessione del serbo arriverà quasi certamente a giugno: le parole di Thiago Motta sugli attaccanti, la prova offerta dal centravanti a Bruges e le voci di mercato sono tre indizi che spingono verso l’addio.

Juventus, le parole di Motta e il possibile addio di Vlahovic

La Juventus e Dusan Vlahovic sono sempre più lontani e quasi certamente quella in corso sarà l’ultima stagione del serbo in bianconero. Tre gli indizi che spingono a pensare ad un addio sempre più probabile dell’ex Fiorentina, a giugno o addirittura prima della fine del mercato di gennaio.

Il primo è rappresentato dalle parole pronunciate da Thiago Motta dopo il pareggio di Bruges. “Voglio vedere di più”, ha detto Motta riferendosi agli attaccanti: un messaggio inviato a tutto il reparto, ma che pare diretto soprattutto a Vlahovic, escluso dalla formazione titolare così come era avvenuto nella partita vinta sul Milan.

Juventus, la prova incolore di Vlahovic a Bruges

Vlahovic è poi entrato nel finale a Bruges, ma i 14 minuti disputati contro i belgi non entreranno di sicuro tra gli highlights della sua carriera. Il serbo è apparso come completamente svuotato, quasi come se avesse accettato un ruolo da comprimario o addirittura da esubero nella Juventus: il centravanti ha toccato solo 7 palloni, perdendone 5 e registrando solo 2 passaggi positivi; inoltre ha perso tutti e 3 i duelli ingaggiati con i giocatori del Bruges.

Juventus: Vlahovic, le voci e le necessità di mercato

lnfine, c’è il mercato. Quello in ingresso, con l’arrivo di Randal Kolo Muani – si è finalmente sbloccato il prestito dal Psg – che è destinato a togliere ulteriore minutaggio a Vlahovic: il francese è un attaccante meno determinante sotto rete, ma decisamente più associativo del serbo e dunque più vicino all’idea di gioco di Motta.

Ma soprattutto quello in uscita, con le sirene della Premier League tornate a suonare per Vlahovic: il Chelsea e l’Arsenal non si sono ancora mossi, ma continuano a monitorare la situazione dell’attaccante della Juventus. Che dal canto suo sa di avere un margine stretto di manovra per tentare di recuperare parte degli oltre 90 milioni di euro versati alla Fiorentina nel gennaio 2022 per il cartellino del serbo. Il contratto di Vlahovic scade a giugno 2026: se addio deve essere, va capitalizzato nei prossimi 6 mesi.