L’Inter batte 2-1 il Milan: nerazzurri è Campione d’Italia
23 Aprile 2024Un sogno che diventa realtà, il peggior incubo che prende forma: l’Inter si prende tutto, derby, Scudetto e seconda stella trionfando davanti a un Milan annichilito dai nerazzurri.
Il 2-1 finale, firmato da Acerbi, Thuram e Tomori, va probabilmente persino stretto alla squadra di Inzaghi, che per la sesta volta di fila colora Milano di nerazzurro.
Onore e gloria, orgoglio e storia: è un derby da non sbagliare e se da un lato il tecnico interista si affida ai titolarissimi, dall’altro Pioli decide di mischiare le carte, tenendo fuori Giroud e proponendo un modulo ibrido, un 3-5-2 all’insegna, almeno sulla carta, della fluidità, che sfocia ben presto nel caos.
Gli schemi saltano però ben presto perchè al 18′ l’Inter è già avanti: calcio d’angolo di Dimarco, sponda di Pavard e incornata di Acerbi, che punisce la dormita collettiva della difesa rossonera. La squadra di Inzaghi controlla la partita con estrema padronanza, sfiorando a più riprese il raddoppio, con Lautaro (colossale l’errore sotto porta del ‘Toro’), Thuram e Mkhitaryan.
La fase offensiva del Milan è incentrata esclusivamente sul contropiede: Sommer è chiamato in causa solo da due tentativi di Leao e Calabria. Troppo poco per far male alla miglior difesa del campionato.
Ad inizio ripresa l’Inter colpisce ancora, mandando al tappeto il Diavolo: è ancora Thuram, mattatore del derby d’andata, a far ammattire la retroguardia rossonera, siglando il 2-0. Pioli si ritrova costretto a tornare sui suoi passi, inserendo prima Giroud e poi Chukwueze e Bennacer, ma il Milan continua a sbandare.
All’80’ però i rossoneri riaprono la partita in maniera rocambolesca con il tap di Tomori che riaccende la Curva Sud.
Il forcing finale del Milan non produce pericoli per la porta dell’Inter e in pieno recupero saltano i nervi, con Dumfries e Theo Hernandez che arrivano alle mani, venendo entrambi espulsi, e con Calabria che si becca il rosso per un pugno a Frattesi. È l’ultima emozione prima del triplice fischio finale, che fa partire la festa nerazzurra per lo storico Scudetto numero 20.