Mancini pazzo per Pafundi: Prima lui poi tutti gli altri
21 Marzo 2023Mancini coccola Pafundi e spiega la convocazione di Retegui: “In Italia ce ne sono pochi”. E sull’assenza di Zaccagni: “Nazionale aperta a tutti”.
Il cammino dell’Italia verso Euro 2024 prende il via. Giovedì l’Inghilterra a Napoli, domenica la trasferta a Malta: Roberto Mancini affronterà i primi match di qualificazione con diverse novità, tra cui spicca la presenza di Mario Retegui.
Il ct, in conferenza stampa, spiega i motivi della convocazione dell’attaccante argentino di proprietà del Tigre.
“Lo seguivamo da tempo, ha qualità ed è un giovane. Non pensavamo dicesse di sì, abbiamo un po’ tergiversato e invece ha subito accettato. La speranza è che possa essere importante, è un ragazzo sveglio”.
“Retegui centravanti titolare? C’è Scamacca, c’è lui e c’è Gnonto, è una di queste tre, sperando stiano bene. Scamacca non ha i 90′, ha giocato solo un’ora in Coppa. Gnonto è l’unico che gioca sempre in Premier League. E Mateo ora lo seguiamo”.
“Anni fa dissi che in Nazionale dovevano giocare i calciatori nati in Italia, ma non c’era ancora questo problema e il mondo è cambiato. Tutte le Nazionali europee hanno giocatori naturalizzati di altri Paesi. E’ inutile parlare, in Italia ce ne sono pochi. Siamo messi peggio di Southgate, se c’è la possibilità di prendere nuovi giocatori li prendiamo”.
“In Italia non gioca più nessuno per strada. Noi ci giocavamo 3 o 4 ore e poi andavamo ad allenarci, oggi questo non accade più. Non è un caso se calciatori nascono ancora in quei Paesi come Uruguay, Argentina o Brasile. Dobbiamo cercare di andare a scovarli da qualche parte, in tutti i modi”.