Jasmine Paolini è quinta nella classifica WTA, ranking rivoluzionato alla vigilia delle Olimpiadi e dopo Roland Garros e Wimbledon
16 Luglio 2024La ragazza magica del tennis italiano, da lunedì 15 luglio, si è presa la posizione numero 5 del ranking WTA guadagnato con la doppia finale Roland Garros-Wimbledon. Jasmine Paolini, toscana di Bagni di Lucca ma nata a Castelnuovo di Garfagnana, non ha vinto né l’uno, né l’altro eppure ha imposto il suo stile di gioco e il suo nome all’attenzione mediatica, scalando una classifica fino ad oggi avara nei suoi riguardi.
Invece adesso può celebrare un anno, il 2024, che ha definito la stessa tennista alquanto bizzarro. “Crazy”, come ha deciso nella formulazione scelta ai microfoni dopo aver perso una finale a Londra che ci aveva illusi di poterla veder firmata dalla azzurra.
La classifica WTA: 1° Swiatek, 5° Paolini L’obiettivo di Jasmine Il 2024, anno della svolta Coach e cambio mentalità
La classifica WTA: 1° Swiatek, 5° Paolini
Il ranking computerizzato esplicita la progressione di Jasmine, in questo 2024 ancora in essere, e che potrebbe riservare ulteriori sorprese anche sul versante femminile che, nel recente passato, ci ha spesso donato entusiasmi facili grazie a campionesse superlative e che la toscana potrebbe addirittura superare.
La classifica diffusa lunedì 15 luglio non intacca il primato di Iga Swiatek (che vanta 11.285 punti), seguita da Coco Gauff (8173 punti) e Aryna Sabalenka (7.061 punti), ma avvicina la azzurra a Elena Rybakyna (6.376 punti) che la precede immediatamente in classifica.
Adesso Paolini occupa la quinta posizione nel ranking WTA: un record personale che la porta a eguagliare Sara Errani, sua compagna di doppio con la quale sta incassando un successo dietro l’altro, in questo anno splendido, pure su questo versante.
Jasmine Paolini a Dubai
L’obiettivo di Jasmine
Perché è così importante la classifica e questo obiettivo centrato da Jasmine? Semplice, perché il suo potenziale oltre a essere enorme è ancora inespresso, quindi quanto già raggiunto e si tratta di risultati di altissimo livello come due finali consecutive del Grande Slam potrebbe riservare ulteriori sviluppi, utili ad erodere punti sulle dirette avversarie in classifica.
Prima italiana di sempre a giocare almeno una finale in due Slam diversi, Paolini è n.5 nella classifica WTA a una posizione dal numero 4 raggiunto dal mito umano e sportivo Francesca Schiavone, che resta il best ranking di un’italiana.
Paolini e Sara Errani a Parigi
Il 2024, anno della svolta
Dalla sua però, Jasmine ha il tempo. Dall’inizio del 2024 ad oggi, la sua scalata è impressionante: era partita da numero 30 del mondo ed è entrata tra le prime 25 per la prima volta in carriera dopo l‘Australian Open.
Alla quinta partecipazione nel torneo, la tennista azzurra ha infatti vinto per la prima volta una partita avanzando fino agli ottavi, uscendo ad opera della russa Anna Kalinskaya, all’epoca non ancora fidanzata ufficialmente con Jannik Sinner, che avrebbe ritrovato in finale a Dubai il mese successivo. Una bella rivincita recuperando da 3-5 nel terzo set diventando la terza azzurra capace di vincere un WTA 1000 dopo Flavia Pennetta (a segno ad Indian Wells nel 2014) e Camila Giorgi (trionfatrice a Montreal 2021).
Per intenderci, il 16 febbraio Paolini era già salita al posto n° 14 della classifica WTA. Sale alla posizione numero 13 dopo i quarti a Stoccarda e al numero 12 dopo l’ottavo di finale a Madrid.
A imprimere la svolta vera, nel crescendo di Paolini, è la terra rossa ovvero il Roland Garros parigino: Jasmine è matematicamente sicura di entrare in Top 10 grazie alla qualificazione per la semifinale, prima di uno Slam in carriera. Esperienza che replica a breve distanza quando raddoppia a Londra. Ma non saltiamo il passaggio chiave. Il 9 giugno entra in una Top 10 nella classifica WTA, in parallelo al primato di Sinner, leader ATP.
Con Wimbledon, che vede Paolini approdare in finale e cedere al 3° set stremata ma non certo arresa, si accede infine alla Top 5: un crescendo e negli ultimi 7 mesi. Merito del talento della tennista toscana? Sicuramente, ma anche del suo staff che vede Renzo Furlan, ex pro guidarla all’ascesa del ranking.
Jasmine Paolini dopo la finalissima di Wimbledon
Adesso è tempo di Olimpiadi. “Non mi pongo limiti”, ha affermato la tennista azzurra alla vigilia di Parigi 2024, che prenderanno il via ufficialmente il 26 luglio.
Coach e cambio mentalità
Al suo fianco dal 2016, l’ex tennista azzurro che raggiunse la posizione numero 19 della classifica mondiale durante gli anni Novanta, Furlan è il coach di Jasmine e le ha trasmesso i valori che lo avevano portato così in alto tra i giganti della racchetta di allora. L’intelligenza tattica, lo studio, l’applicazione e un diritto che sta premiando Paolini, che non può vantare l’impotenza fisica delle prime tre tenniste del ranking.
“Jasmine sa gestire la pressione. e, e per noi non cambia di una virgola il programma di lavoro. Carpe diem. Un giorno per volta. Stop, non si va oltre. Noi non guardiamo mai il tabellone, qualsiasi torneo giochiamo. Solo il primo turno. Cosa ci penso a fare ai quarti, se non supero i primi quattro turni?”, ha detto Furlan in una recente dichiarazione rilasciata a Repubblica.
E come biasimarlo, visto quel che è riuscito – da coach – a ottenere da Paolini in questi otto anni di allenamenti, tornei, classifiche? Partita dopo partita ha sfiorato un risultato storico che adesso merita il riconoscimento anche di uno status mentale differente, che ha di certo stabilito anche la superiorità di Sinner sul versante maschile e che Paolini interpreta con i suoi mezzi, i suoi colpi e la maturità. Jasmine ci sta mettendo la testa e questo quinto posto nel ranking è un obiettivo che va capito e applaudito, non solo difeso.