QAlex 20k Alex Schwazer e Queen Atletica per l’ultima marcia: “Lo ha chiesto Sandro Donati. Sotto l’ora e 20’? Impresa” ESCLUSIVA
18 Luglio 2024Alex Schwazer, nei giorni antecedenti il suo ritorno alle gare, non ha parlato con i media. E non lo farà fino alla fine della marcia. Approccio professionale alla QAlex 20k: concentrazione, isolamento, allenamento.
Le poche parole riprese qua e là sono sue dichiarazioni postate sui social. Nulla di più. Venti chilometri di marcia, cinque emittenti televisive (una dall’Austria e le principali del panorama nazionale), accrediti stampa per i maggiori gruppi editoriali, cinquanta volte il giro della pista di Arco di Trento, sei giudici di gara (ne servono cinque per la validazione, c’è anche la riserva e due arrivano dal Veneto), Alex contro il tempo, Schwazer, la canotta dell’Atletica San Biagio con cui è fresco tesserato, organizzazione certosina eppure impegnativa specie perché, quando c’è di mezzo il marciatore, diventa complesso anche mettere in piedi una festa.
Luca Landoni: “Faticoso ma irrinunciabile” Queen Atletica, media indipendente e specialistico QAlex 20k, chi ha detto sì senza paura Alex è ancora competitivo? “Schwazer è una persona speciale” Stanco morto ma strafelice
Luca Landoni: “Faticoso ma irrinunciabile”
E se Alex dovesse piazzare l’impresa da record? Per l’organizzazione sarebbe valido, poi per l’omologazione si vedrà. Attesa e curiosità, ingresso gratuito, preparativi incessanti, l’ultima settimana di fuoco: nel piazzale antistante lo stadio verranno vendute maglie celebrative che immortalano l’evento, il cui ricavo dovrebbe alleggerire – almeno un po’ – le spese.
Luca si porta dietro entusiasmo e consapevolezza: è stato faticoso ma irrinunciabile.
“Sono felice. Sì, l’abbiamo sudata, lo immaginavamo: avremmo voluto legarci a un meeting già previsto ma dai comitati regionali c’è stata chiusura. Agli inizi di luglio non avevamo ancora una sede di gara. Ci siamo rimboccati le maniche dopo aver lavorato sottotraccia per mesi e arginato gli ostacoli. Quanti ostacoli? Gli stessi che erano da previsione (Luca è franco, sincero ma non vuole polemizzare e io non insisto, ndr). Le logiche politiche e le beghe di potere né ci scalfiscono né ci interessano. Abbiamo deciso di fare ciò che si è ritenuto giusto, nel pieno rispetto di un diritto sacrosanto: quello del ritorno alle gare di Schwazer”.
Queen Atletica, media indipendente e specialistico
Luca è Luca Landoni e sarebbe riduttivo introdurlo come giornalista. Fondatore – con Andrea Benatti – di Queen Atletica, media indipendente e specialistico nato nel 2013, Landoni resta un grande appassionato di atletica leggera, da praticante (“sono stato un agonista e ora mi diverto”) e da divulgatore.
Dalla lucida follia della coppia, cui si aggiunge quella di Filippo Favaretto, prende corpo la QAlex 20k.
“Abbiamo un legame decennale con Sandro Donati, va oltre lo sport ed è un rapporto di stima incondizionata. Lui e Alex ci hanno contattati per provare a organizzare una festa: quella del rientro in pista di Schwazer. La prima è ultima volta, ha detto il marciatore. Immediatamente convinti e coinvolti, ci simo mossi. Alex, di persona, non l’ho mai visto: tante telefonate, negli ultimi tempi, ma nessun incontro”.
QAlex 20k, chi ha detto sì senza paura
È servito tanto entusiasmo per vincere altrettanta diffidenza
“E malafede – aggiunge Luca -. Comprendere la diffidenza non è difficile: ci sono visioni divergenti e legittime, specie in coloro che lo sport lo praticano. Chi pensa, per esempio, che la squalifica per doping debba essere vitalizia manifesta un punto di vista nel rispetto di regole che prevedono altro. Altra cosa sono la malafede e l’accanimento. A luglio non avevamo ancora una sede di gara, allora ho pensato di organizzarla a casa mia, coinvolgendo la società della mia città di residenza, Arco, alla quale sono tesserato. È grazie a Fidal Trento, alla Asd Atletica Alto Garda e Ledro con lo slancio del suo presidente Augusto Ricci e al lavoro di comunicazione e ufficio stampa della Mancini Gruop se per Queen Atletica è stato possibile costruire il 19 luglio di Schwazer, per altro con Alex che gareggia nella sua regione”.
Alex è ancora competitivo?
Schwazer dice che è l’ultima volta.
“Non ho motivi per non crederlo. Lo ha detto lui. Poi, se mi chiedi un’opinione – forse una speranza – dico che se dovesse registrare un tempo interessante potrebbe pensare anche ad altro”.
Dovessi ipotizzare, qual è il tempo che ha nelle gambe?
“Non ne ho idea. È un animale da competizione e corre davanti al pubblico e alla famiglia. Diventano ulteriori stimoli. Alex è in forma e ha continuato ad allenarsi fino all’ultimo. Non ho dubbi sul fatto che venga per fare la miglior gara possibile. I tempi più bassi della categoria Master 35-39 anni sono facilmente battibili. Credo che l’obiettivo sia finire sotto l’ora e trenta minuti. Più abbassa questo crono e più potremmo parlare di uno Schwazer competitivo. Sotto l’ora e venticinque minuti sarebbe una grande impresa, se si tiene anche sotto l’ora e venti l’impresa sarebbe enorme”.
“Schwazer è una persona speciale”
Chi è per te Alex Schwazer?
“Una persona speciale. Lo conosco solo a distanza: il telefono, le call. È empatico, si interessa degli altri, è riconoscente, a volte si prodiga talmente tanto in ringraziamenti fino a imbarazzarmi. Qualche settimana fa mi ha stupito quando mi ha chiamato e chiesto come fosse andata la mia, di gara. Non gliene avevo parlato ma sapeva che avrei dovuto gareggiare”.
Quante persone aspettate?
“Oddio, non ne ho idea. L’ingresso non si paga, questa è una zona di 25mila abitanti che d’estate diventano un po’ di più. Siamo preparati al pienone, con un servizio d’ordine di volontari, ma non all’invasione (ride, ndr). So che si tratta di un evento carico di significati: intorno ad Alex c’è ancora molto interesse”.
Stanco morto ma strafelice
Prima o dopo? Quando sentiremo il discorso di Alex?
“Nella fase precedente non dirà nulla. Farà la sua gara e poi, l’ha già detto, avrà solo voglia di godersi il post con la famiglia e gli spettatori”.
Verità: quanto sei emozionato?
“Verità: sono stanco morto ma sono strafelice”.