Sinner e quel precedente a Umago che fa sognare: l’unico torneo sul rosso vinto in estate (e contro Alcaraz)
18 Luglio 2024Al sole della Sardegna è più facile ritemprarsi. Anche perché nessuno più di Jannik Sinner ne sentiva il bisogno: il tennista di San Candido sin qui non ha mai tirato il freno, praticamente impegnato notte e giorno sul campo da gioco per difendere quella prima posizione nel ranking ATP conquistata con sudore e fatica, ma anche con feroce determinazione. E adesso Jannik sa di essere una volta di più sotto la lente d’ingrandimento dopo che proprio le vacanze in Sardegna sono state l’occasione per mostrarsi assieme all’amata Anna, con la quale l’amore va decisamente a gonfie vele. Un valore aggiunto per prepararsi alla sfida più intrigante di tutte, quella per mettersi al collo una medaglia olimpica.
Sul rosso Sinner ha vinto solo un torneo. Ed era estate… Lo stop a Wimbledon ai quarti, come nel 2022…
Sul rosso Sinner ha vinto solo un torneo. Ed era estate…
A Parigi, come logica vuole, l’uomo da battere sarà ancora una volta Carlos Alcaraz. Dominante al Roland Garros sui medesimi campi che vedranno protagonisti gli atleti olimpici, dominante anche a Wimbledon dove ha fatto sembrare tutto davvero facile.
Ma Sinner ha un ricordo felice dell’unico vero torneo estivo disputato sul rosso da cinque anni a questa parte. E in quel ricordo c’è dentro anche Alcaraz, che due anni fa a Umago, in Croazia, venne sorpreso proprio da Jannik nella finale del torneo ATP 250, il primo e unico torneo vinto sulla terra battuta dal 23enne altoatesino.
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Lascerà il tempo che trova, ma è un precedente incoraggiante: Sinner in quell’occasione seppe sfruttare un piccolo calo di forma del rivale murciano, che a Umago era campione in carica (in Croazia vinse il primo torneo ATP in assoluto, a soli 18 anni) e che pochi mesi prima aveva vinto già i tornei di Rio, Barcellona e Madrid.
Lo stop a Wimbledon ai quarti, come nel 2022…
Di tutte le superfici, probabilmente la terra battuta è quella che Sinner fatica ancora a digerire. Sebbene la percentuale di successi sia la stessa delle gare disputate sull’erba (68%, ma avendone giocate un quarto rispetto al rosso: 34 contro 116), e al netto dei progressi mostrati nell’ultima campagna primaverile (semifinale al Roland Garros e a Monte Carlo, quarti di finale a Madrid), è evidente che sul rosso Alcaraz abbia un piccolo vantaggio.
Però quel precedente estivo suona come un monito per i rivali, e anche a livello di cabala si può essere ottimisti pensando al fatto che a Wimbledon Sinner vide interrotta la propria corsa ai quarti di finale, come avvenuto quest’anno: all’epoca il ko. fu contro Djokovic, che rimontò al quinto set, stavolta è successo con Zverev, sempre al quinto set.
Solo segnali? Forse, ma di sicuro l’estate parigina potrebbe rivelarsi fortunata tanto quanto lo fu quella del 2022, con Umago che divenne il luogo di inizio di una rivalità destinata a fare proseliti negli anni a venire. Che poi, a volerla dire tutta, un eventuale incrocio con Alcaraz potrebbe anche sorridere Jannik, pensando all’andamento dei 10 scontri diretti sin qui registrati dove si è andati avanti a doppia mandata: due vittorie di Carlos, due vittorie di Sinner, e via così fino all’ultima doppietta conquistata dallo spagnolo sull’asse Indian Wells e Roland Garros.