Milan, con Liberali Fonseca ha il suo Foden e Spalletti prende appunti: storia e aneddoti della stellina rossonera
2 Agosto 2024Titolare. Preferito a Bennacer, Saelemaekers e Daniel Maldini (poi passato al Monza). Lo scorso 20 luglio, in occasione dell’amichevole tra Milan e Rapid Vienna, è arrivato un segnale: Mattia Liberali, talento classe 2007 dei rossoneri, ha convinto Paulo Fonseca a metterne alla prova le abilità tecniche da trequartista. Un attestato di stima nel suo potenziale: notevole. Mai banale nelle giocate, sempre pronto a puntare l’avversario nell’uno contro uno per creare superiorità numerica: Liberali è uno dei giocatori da monitorare con attenzione per il rilancio del calcio italiano. Il ct azzurro Spalletti prende appunti e Liberali, brianzolo, che nel 2015 è passato da La Dominante al Milan ha il destino nelle sue mani; ha una carriera davanti per affermarsi semplicemente come se stesso ma, intanto, come tutti i giovani ha un idolo: Phil Foden. A lui, in fondo, lo ha paragonato pubblicamente un certo Billy Costacurta.
Liberali, i primi trofei in bacheca e l’opportunità Milan Futuro Liberali, rossonero da 7 anni: “Faceva judo, chi lo avrebbe mai detto” Il papà di Liberali: “Spero che il calcio resti sempre la sua passione”
Liberali, i primi trofei in bacheca e l’opportunità Milan Futuro
Conclusa la parentesi con la prima squadra, Liberali farà la spola tra Primavera (15 gol in 39 presenze nella scorsa stagione) e Serie C con il neo-nato Milan Futuro. Campione d’Italia con il Milan Under 15 due anni fa; reduce dalla vittoria da protagonista dell’Europeo Under 17; strappato dalle grinfie del Benfica che aveva fiutato l’opportunità di infilarsi in un vuoto contrattuale: Liberali si è messo in vetrina con un gran gol all’Inghilterra nei quarti di finale dell’Europeo di categoria. Serpentina, doppio passo, sinistro vincente. Così si è attirato definitivamente addosso gli occhi degli addetti ai lavori.
Liberali, rossonero da 7 anni: “Faceva judo, chi lo avrebbe mai detto”
Liberali gioca nel Milan da quando aveva 7 anni. In un’intervista a gianlucadimarzio.com, suo padre Christian ha raccontato: “Chi l’avrebbe mai detto. Faceva judo, fino a poco prima. Un giorno, praticamente dal nulla, mi disse: ‘Papà, mi piacerebbe provare a giocare a calcio’. Io ero contento, sono sempre stato appassionato e ho anche allenato, per un periodo. Non volevo condizionarlo ma, chissà per quale motivo, forse l’esempio dei coetanei, Mattia ha preso quella decisione. L’ho portato a Muggiò, il paese di cui siamo originari io e mia moglie, dove lo hanno inserito nell’annata dei 2006. Giocava coi più grandi. E ora siamo qui”.
Il papà di Liberali: “Spero che il calcio resti sempre la sua passione”
Christian Liberali ha poi aggiunto: “Quando mi fermano per strada per farmi i complimenti, sinceramente mi imbarazzo. E la stessa cosa succede anche a Mattia, è davvero un ragazzo molto timido. Non potremmo essere più fortunati di così, ad avere un figlio come Mattia. La sua è una storia semplice: lontano dai campi studia, frequenta i suoi amici e quando riesce va a veder giocare il suo fratellino Daniele. Mattia ancora non vede quello del calciatore come mestiere, e spero che non succederà mai. Sarebbe l’inizio della fine. Per lui non è ancora un lavoro, e chissà se un giorno lo diventerà; per ora è una passione, spero lo sia per sempre”. Intanto, il Milan si frega le mani. La Serie A lo aspetta a braccia aperte: ma, per ora, step by step.