Chi è l’arbitro Giovanni Ayroldi di Molfetta
7 Settembre 2024Giovanni Ayroldi è tra i profili più interessanti e maturi della nuova leva arbitrale. Classe ’91 ha l’arbitraggio nel dna, il cognome Ayroldi è ormai legato a doppio filo con l’Associazione Italiana Arbitri. Figlio dell’ex arbitro e assistente arbitrale internazionale Stefano e nipote dell’ex arbitro di Serie A Nicola Ayroldi, possiamo tranquillamente dire che Giovanni Ayroldi è nato con la divisa arbitrale cucita addosso e il fischietto tra le labbra, così come sua sorella Raffaella, che arbitra nella pallavolo.
Ayroldi, una passione trasmessa da papà Stefano L’ascesa da arbitro di Giovanni Ayroldi La direzione di gara di Ayroldi
Ayroldi, una passione trasmessa da papà Stefano
A trasmettere la passione per la direzione di gara è stato il padre che ha avuto una carriera ricca di soddisfazioni e gare di livello internazionale. Stefano Ayroldi ha infatti calcato i campi di Serie A per ben undici anni, mettendo in curriculum 155 apparizioni nel massimo campionato italiano. Un’avventura importante, impreziosita anche dalla partecipazione al Mondiale del 2010 in Sudafrica, dalla presenza a un quarto e due semifinali di Champions League, dal Campionato Mondiale Under 20 in Egitto, dalla Coppa del Mondo per Club nel 2009, ma anche da due finali di Coppa Italia: quella del 2006 tra Inter e Roma e quella del 2009 tra Lazio e Sampdoria.
L’ascesa da arbitro di Giovanni Ayroldi
Nato a Molfetta il 25 ottobre, Giovanni inizia ad arbitrare all’età di 16 anni. Si fa le ossa nelle serie minori della provincia barese e della Puglia. Dopo sei anni di gavetta, nel 2013 arriva la promozione in Serie D. Altri tre anni e, dalla quarta serie, Ayroldi arriva a calcare i campi della Lega Pro, promosso come primo in graduatoria Nazionale.
La sua ascesa è repentina e, nel 2019, viene promosso nella Commissione Arbitri Nazionale B (CAN B). Salto di categoria che gli permette di arbitrare nel campionato cadetto. Nella stagione 2020-21, Giovanni Ayroldi viene designato per 7 partite di Serie A e 8 Serie B. L’esordio nel massimo campionato italiano è datato 19 gennaio 2020, quando fa parte della squadra arbitrale che dirige il pareggio per 1-1 tra Bologna ed Hellas Verona. A settembre 2020, entra quindi nell’organico della CAN A-B.
La direzione di gara di Ayroldi
A volte fin troppo fiscale, la direzione di gara di Ayroldi si basa sul rispetto reciproco. Anche così si spiegano i tanti cartellini e alcune polemiche suscitate dal suo arbitraggio. Tra i suoi punti di forza, le indubbie qualità atletiche e professionali, e la già citata fermezza. A spingerlo è la grande motivazione e passione per questo mestiere che, come lui stesso sostiene: “è la cosa più bella del mondo“. Sul campo si ispira all’indimenticato “arbitro con il sorriso”, Daniele De Santis, e basa il suo percorso su tre pilastri come la famiglia, il lavoro di squadra e la concentrazione dal primo all’ultimo minuto di gioco.