Scudetto, Materazzi snobba la Juventus: “L’anti-Inter è il Napoli”. Poi la stoccata a Ibrahimovic

Scudetto, Materazzi snobba la Juventus: “L’anti-Inter è il Napoli”. Poi la stoccata a Ibrahimovic

25 Settembre 2024 Off Di

Due bersagli colpiti con una sola intervista: Marco Materazzi torna a parlare del campionato e mette nel mirino la Juventus, non ritenendola l’avversaria più pericolosa per l’Inter nella corsa scudetto (al contrario del Napoli) e l’eterno “nemico” Zlatan Ibrahimovic, liquidato con una battuta al veleno.

Materazzi sull’Inter sconfitta nel derby Inter, per Materazzi il pericolo è il Napoli e non la Juventus Materazzi e la battuta al veleno su Ibrahimovic

Materazzi sull’Inter sconfitta nel derby

“Avevo detto che il derby lo vince chi è sfavorito, alla fine avevo ragione io”. Così Marco Materazzi commenta il k.o. dell’Inter di domenica sera contro il Milan, a margine di un evento di un noto brand di attrezzature per lo sport a Milano. Stuzzicato sugli argomenti caldi del campionato, l’ex difensore risponde a ruota libera, spiegando di ritenere l’Inter ancora la candidata numero uno allo scudetto.

Inter, per Materazzi il pericolo è il Napoli e non la Juventus

Dietro i nerazzurri, però, per Materazzi non ci sarebbe la Juventus: l’ex difensore, infatti, indica nel Napoli il pericolo principale per l’Inter. “Chi fa più paura? Dico il Napoli perché non fa le coppe. E so quanto lavora Conte con i suoi calciatori. Hanno deciso di sostituire Osimhen con Lukaku perché ad Antonio piace di più: io credo che il Napoli lotterà fino alla fine con l’Inter”.

Materazzi e la battuta al veleno su Ibrahimovic

In seguito, Materazzi dedica anche una battuta al veleno al “nemico” storico Zlatan Ibrahimovic. Oltre alle esperienze da rivale quando lo svedese era alla Juventus e al Milan, però, Materazzi è stato per tre anni compagno di squadra di Ibra all’Inter. A chi gli chiede se la ruggine tra di loro risalga proprio a quel periodo, Materazzi risponde così: “Non c’è niente tra di noi…, diciamo che mi meraviglia il fatto che in quei tre anni siamo andati d’accordo…”.