Pagelle Juventus-Lazio 1-0: Romagnoli e Gila tradiscono Baroni. Cabal MVP, male Yildiz e Douglas Luiz
19 Ottobre 2024La Juventus non tira mai in porta ma riesce ugualmente a battere la Lazio. L’episodio che cambia radicalmente il match avviene dopo 25 minuti con l’espulsione di Romagnoli per fallo da ultimo uomo su Kalulu. Nonostante la superiorità numerica i bianconeri dominano solamente nel palleggio, senza rendersi pericolosi dalle parti di Provedel, Così nella ripresa ci pensa Gila con un goffo autorete a completare l’operazione sabotaggio dei biancocelesti. Così Motta si prende i 3 punti.
Le scelte di Motta e Baroni Romagnoli rovina i piani dei biancocelesti La Juve non tira: per lei lo fa Gila Le pagelle della Juventus Le pagelle della Lazio
Le scelte di Motta e Baroni
La Juventus è in piena emergenza, con scelte di Motta praticamente obbligate specialmente nel reparto offensivo. Torna titolare Cabal, dopo un lungo periodo in naftalina, mentre ha la seconda chance da titolare Douglas Luiz. Nella Lazio, invece, ha recuperato Guendouzi che affianca l’inamovibile Rovella in mezzo al campo. Davanti Baroni non sembra preoccupato dal valore dell’avversario, tant’è che schiera tutte le sue armi d’attacco contemporaneamente.
Romagnoli rovina i piani dei biancocelesti
La Lazio pressa molto e parte aggressiva per limitare il possesso palla bianconero. Il piano tattico di Baroni va però in frantumi quando Romagnoli fa fallo da ultimo uomo su Kalulu lanciato a rete: grazie all’ausilio del Var Sacchi lo espelle. A quel punto Dia è costretto a lasciare il campo per Patric con i capitolini che si sistemano col 4-4-1. Nonostante l’inferiorità numerica, la Juve non affonda e non crea particolari palle gol. Così la porta di Provedel rimane inviolata nei primi 45 minuti.
La Juve non tira: per lei lo fa Gila
Nel secondo tempo Motta guarda in panchina ma ha poche risorse offensive per alzare il ritmo. Sceglie così Fagioli e Weah, anche se di tiri in porta non se ne vedono. La Lazio tutto sommato gestisce bene difensivamente la gara, senza correre particolari rischi. La mossa della disperazione per i bianconeri è Adzic. All’85’ è Gila a combinarla grossa regalando alla Juve l’ormai insperato vantaggio. La Vecchia Signora così si prende i tre punti, con quasi zero tiri in porta e tanta fatica in zona offensiva.
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Le pagelle della Juventus
Di Gregorio 6 Coinvolto soprattutto con i piedi, motivo per cui Motta lo ha voluto fortemente. A livello di parate è ordinaria amministrazione. Savona 6 Preoccupato da Nuno Tavares resta a protezione della posizione, stringendo talvolta al centro. (Dal 54′ Weah 6 Entra ovviamente da ala, con la raccomandazione di puntare l’avversario e creare superiorità. Richiesta accolta solo parzialmente). Gatti 6,5 Presenza dominante in mezzo alla difesa. (Dal 72′ Danilo 6 Leader emotivo del gruppo, come ai tempi allegriani. Questo è il motivo per cui Motta lo mette dentro). Kalulu 6,5 Non sbaglia nulla dietro e in più è protagonista dell’episodio che cambia il match: l’espulsione di Romagnoli. Cabal 7 Rispolverato dopo un periodo fuori, conferma le sensazioni positive di inizio stagione. Buona presenza sulla corsia sinistra sia in fase difensiva che in quella di spinta, sebbene non sia chiaramente un terzino offensivo. Propizia lui l’1-0 bianconero. Locatelli 6 Difficile riesca a rubare l’occhio. L’inferiorità numerica della Lazio gli apre più spazi, così avanza leggermente il raggio d’azione. (Dal 54′ Fagioli 6,5 Con il suo ingresso la squadra acquista geometrie, senza perdere però in interdizione. Tant’è che il regista bianconero si fa pure ammonire). Thuram 6,5 Esuberante, talvolta fatica a contenere la foga ma è prezioso per la squadra. Si allarga molto sulla corsia di destra arrivando anche al cross. (Dal 72′ Adzic 6 Ha il merito di far sentire meno solo Vlahovic). Cambiaso 6 Primo tempo più di sostegno a Savona che da esterno d’attacco. Nella ripresa abbassa la sua posizione tornando terzino e provando un po’ di più a supportare la manovra offensiva. Douglas Luiz 5 Non ci siamo ancora, vaga per il campo apparentemente senza compiti precisi. Quando prova a rischiare la giocata la sbaglia. In più si divora un gol clamoroso. Rischia l’espulsione, che forse avrebbe anche meritato. Yildiz 5,5 Qualche sprazzo da evidenziare, è vero. Ma nel complesso a un numero 10 della Juve va chiesto di più. Vlahovic 6 E’ vivo, ha le sue opportunità che in alcune circostanze è bravo pure a costruirsi.
Le pagelle della Lazio
Provedel 6 Pochi tiri e tutti nel finale. Lui risponde presente ma a tradirlo è un suo compagno di squadra. Marusic 6 L’infortunio di Lazzari gli riapre le porte della titolarità. Dalle sue parti c’è Yildiz che gli impone una partita completamente difensiva. Gila 5 Inizio così così, poi si assesta e trova le misure giuste tanto da giganteggiare nell’uscita palla al piede. A 5 minuti dalla fine rovina tutto con l’autogol. Romagnoli 4 Il buco difensivo lo costringe ad un intervento scellerato su Kalulu lanciato a rete: espulso, lascia in dieci la squadra dopo 25 minuti. Nuno Tavares 6,5 Giocatore in totale fiducia: per fermarlo gli avversari ricorrono spesso al fallo. (Dal 78′ Pellegrini ng) Rovella 6,5 Il migliore dei suoi, con buona quantità di palloni recuperati in mezzo al campo e discreto ritmo. Guendouzi 6 Se la Lazio regge è anche per la sua fisicità in mezzo al campo. (Dal 67′ Vecino 6 Si sistema accanto a Rovella, nel momento in cui c’è un Fagioli dominante in mezzo al campo. ) Isaksen 6 Tra i più vivi nel reparto offensivo biancoceleste ad inizio gara, anche se tutto sommato viene contenuto. (Dal 67′ Pedro 6 Giocatore carismatico, capisce il momento della squadra e si mette a lottare al suo servizio da gregario). Dia 5,5 Neanche il tempo di entrare in partita che deve uscire. (Dal 27′ Patric 6 La Juve riempie poco l’area avversaria, facilitandogli il compito). Zaccagni 5,5 Da capitano dovrebbe rischiare un po’ di più, invece si concede una prestazione piatta. (Dal 67′ Castrovilli 6 Dà una mano a Pellegrini su Weah). Castellanos 6 Fatica Taty, in 10 contro 11 ancora di più anche per il tipo di partita che viene fuori.