Inter, Marotta tende la mano a Conte ma ora tira in ballo l’Atalanta

Inter, Marotta tende la mano a Conte ma ora tira in ballo l’Atalanta

18 Dicembre 2024 Off Di

Dopo la prova di forza all’”Olimpico” contro la Lazio, l’Inter ha lasciato a bocca aperta molte rivali. Marotta però conosce bene le potenzialità della squadra e del proprio allenatore e a La Gazzetta dello Sport ha fatto una panoramica sul momento nerazzurro e sul futuro. Sull’obiettivo campionato non si è sbilanciato, tirando in mezzo la grande realtà dell’Atalanta e l’esperienza di Antonio Conte.

Marotta e il futuro dell’Inter

“A questo inizio di stagione si applica bene il concetto che la cultura del lavoro e la competenza portano sempre a un miglioramento. Ecco perché non sono sbalordito dal fatto che l’Inter sia cresciuta rispetto al passato” – ha detto Marotta alla cerimonia dei Gazzetta Sports Award dopo aver ritirato il premio di squadra dell’anno dopo il grande show contro la Lazio. Poi l’amministratore delegato e presidente nerazzurro ha aggiunto: “Non bisogna esaltarsi, ma i segnali finora sono molto positivi. Personalmente ero fiducioso che la squadra avrebbe proseguito il percorso tracciato nelle scorse stagioni e che ci sarebbero stati dei progressi. Adesso che questi miglioramenti sono diventati realtà non bisogna fermarsi, ma andare avanti e lavorare ancora di più. Per crescere ancora di più”

La lotta al titolo e gli elogi all’Atalanta: “Sono la lepre”

Sugli obiettivi e la possibilità di vincere il secondo scudetto di fila: Prima della fine del girone d’andata non si possono escludere dalla corsa per il titolo le formazioni che sono qualche punto indietro“. E poi si è soffermato soprattutto sull’Atalanta. Se prima l’etichetta di favorita era appiccicata sulla schiena di Conte e del Napoli, ora Marotta tira in ballo la Dea.“Parliamo di una realtà importante del nostro calcio e del calcio mondiale per merito della società e di una conduzione tecnica che hanno garantito un exploit clamoroso come quello della vittoria dell’Europa League. La Dea avvalora la tesi che non è vero che chi più spende, più vince… È diventata un modello virtuoso e vincente. Per i più quel trionfo di Dublino magari può essere inaspettato, ma non lo è per coloro che conoscono bene le persone che lavorano per l’Atalanta.

Sicuramente è tra le maggiori candidate a vincere lo scudetto perché, grazie al successo a maggio, ha acquisito una mentalità vincente, una cosa certo non facile. Sono convinto che sapranno gestire le pressioni che ci saranno durante la stagione. Adesso sono loro la lepre e noi i cacciatori”.

Il rapporto con Conte

E il Napoli? Nelle ultime settimane il botta e risposta, non senza toni polemici, aveva acceso il duello tra l’Inter e gli azzurri ma ora Marotta fa il pompiere_ “Il Napoli? Con Conte ci sentiamo: ci sono stati degli scontri dialettici, ma quelli sono la facciata. Il rapporto tra noi resta. Antonio è un professionista bravo che ha vinto tanto e parte avvantaggiato da questa esperienza. Lui, Gasperini e Inzaghi vivono al massimo questo bellissimo lavoro. L’allenatore è fondamentale e incide tanto nei successi della squadra anche se accanto alle vittorie di una grande formazione c’è sempre una grande società” – ha spiegato Marotta.

Marotta coccola Inzaghi

Marotta ha concluso con i complimenti per Inzaghi: “Quando è arrivato all’Inter era bravo, ma adesso è diventato bravissimo. Alle sue grandi capacità ha aggiunto, giorno dopo giorno, un’esperienza che ne ha accresciuto il suo valore. Simone ha dalla sua parte la fortuna di essere stato un calciatore, di conoscere lo spogliatoio e le dinamiche che ci sono all’interno. Il turnover? Lo usa bene e valorizza alla grande il gruppo che abbiamo. È tra i migliori allenatori in circolazione e siamo contenti che sia con noi”.