Giornalismo sportivo in lutto: addio a Gian Paolo Ormezzano, grande tifoso del Torino

Giornalismo sportivo in lutto: addio a Gian Paolo Ormezzano, grande tifoso del Torino

27 Dicembre 2024 Off Di

Uno dei volti di un calcio ormai definitivamente scomparso, testimone di un’epoca in cui si poteva essere giornalisti e tifosi di una squadra senza per questo venir meno ai propri doveri professionali. Si è spento a 89 anni Gian Paolo Ormezzano, direttore responsabile di Tuttosport dal 1974 al 1979, editorialista del Guerin Sportivo e de La Stampa e commentatore di molte trasmissioni televisive.

Ormezzano e il Torino

Ormezzano esordì sul piccolo schermo nel 1962, conducendo dal Palazzo del Ghiaccio di Torino una trasmissione per i ragazzi sul pattinaggio artistico: iniziò poi il lavoro a Tuttosport, successivamente è stato corrispondente de La Stampa, che ha dato notizia del decesso avvenuto il 27 dicembre per un malore nella sua casa di via Sismonda a Torino: “Il giornalismo sportivo – si legge nella nota del quotidiano – piange Gian Paolo Ormezzano, morto ieri a 89 anni. Firma de La Stampa e del Guerin Sportivo, è stato direttore responsabile di Tuttosport. Per decenni ha raccontato il mondo dello sport e il suo amato Torino”. Il Torino, appunto, sua passione di una vita, squadra della quale raccontò apogeo e declino, fortune e sventure all’ombra della Mole.

Ormezzano scrittore

Dopo la pensione raggiunta nel 1991 ha continuato a lavorare per tv e giornali, come il Corriere di Torino e Famiglia Cristiana, e scrivendo libri di sport come “Giro d’Italia con delitto”, “La fine del campione”, oltre ai tre volumi “Storia del ciclismo” (vincitore del Bancarella Sport), “Storia dell’atletica”, “Storia del calcio” e “Il Grande Torino” pubblicato nel 1999 insieme a Giorgio Tosatti, altro grande cuore granata. Giusto per citarne qualcuno: perché la penna di Gian Paolo non si è praticamente mai fermata.

Giornalista d’altri tempi

Lui era uno di quelli che faceva innamorare i bambini dello sport, calcio o ciclismo che fosse, e sapeva parlare e scrivere di argomenti che andassero anche oltre. Nella sua lunga carriera è stato testimone e ha scritto dei principali eventi sportivi (e non solo), dai Giochi di Roma allo sbarco sulla Luna, seguito da inviato a Cape Canaveral, dall’attacco terroristico ai Giochi di Monaco 1972 al trionfo mondiale degli azzurri di Bearzot nel 1982.

Ormezzano, il ricordo del figlio

Lascia la moglie e tre figli, di cui uno giornalista, Timothy, che ha ricordato l’ultimo Natale trascorso dal padre con la propria famiglia. “Ormai da qualche tempo non stava bene di salute ma abbiamo avuto fortuna e ce lo siamo goduti ancora a Natale. Mercoledì 25, grazie al suo grande amico Angelo Marello, ha ancora potuto vivere alcune ore a pranzo con tutti i suoi amici. È stato un modo per salutare tutti”.

Il cordoglio della Regione Piemonte

Maestro di giornalismo, ha saputo raccontare la vita e lo sport con una penna unica: brillante, diretta, intrisa di profondità. Chi ama lo sport aspettava i suoi commenti sempre ironici e a volte provocatori ma di grande intelligenza. Con Ormezzano se ne va un pezzo di cultura sportiva e di letteratura giornalistica”. Così l’assessore allo Sport della Regione Piemonte, Marina Chiarelli. “Ormezzano era un osservatore insuperabile della vita, che con stile acuto ci ha insegnato a vedere oltre il risultato. Alla sua famiglia va il nostro pensiero più affettuoso e la vicinanza in questo momento di grande dolore. A noi resta il privilegio di averlo letto, di aver imparato dalla sua capacità di osservare il mondo con acume, passione e un’ironia mai banale“, conclude Chiarelli