Napoli, Conte: non firmo per zona Champions, Lukaku è questo cosa vi aspettavate? Ecco cosa ho chiesto sul mercato

Napoli, Conte: non firmo per zona Champions, Lukaku è questo cosa vi aspettavate? Ecco cosa ho chiesto sul mercato

28 Dicembre 2024 Off Di admin

E venne il giorno del titolo. Raramente finora Antonio Conte si era sbilanciato sulle possibilità di scudetto del suo Napoli. Il tecnico leccese aveva sempre ricordato come si partisse da un decimo posto a distanza siderale dalla vetta, aveva parlato di squadra rivoluzionata e di percorso appena iniziato per seminare in attesa di raccolte future e si era sempre smarcato dalle etichette di favorita ma oggi, alla vigilia della gara col Venezia, ha aperto decisamente la porta dell’ambizione.

Conte non firma per il quarto posto

Nel primo tempo di Marassi col Genoa si è visto il miglior Napoli della stagione, macchiato poi da una ripresa impaurita, ma in quei 45′ evidentemente Conte ha intravisto segnali precisi. Ecco allora che alla domanda “Firma per essere tra le prime 4?” risponde a sorpresa: “Non mi piace firmare per traguardi minimi, chi mi conosce lo sa benissimo. Ognuno sa benissimo quali sono gli obiettivi e da dove si parte, ma io non firmerei mai per un traguardo minimo. Dobbiamo continuare così, abbiamo fatto 38 punti e sono tanti considerato quella che è stata la nostra partenza. È inevitabile che vogliamo confermarci, vogliamo migliorare e c’è solo un mezzo: lavoro e serietà, con abnegazione. Sapendo che si stanno facendo delle cose positive ma che possiamo farne di altre migliori”.

Conte e il mercato

Cosa è cambiato dunque? La consapevolezza di sentirsi seguito da tutto il gruppo più che possibili rinforzi di mercato (Danilo?) su cui fa catenaccio (“è una questione che non affronterò mai, c’è il club che deciderà cosa fare. Io ho chiesto al club soltanto che ho 21 giocatori, due squadre da allenare ed ho bisogno quantomeno di avere quel numero di giocatori, così abbiamo un buon livello anche durante l’allenamento”).

Le insidie col Venezia

Domani c’è il Venezia al Maradona ma Conte mette le mani avanti: “Essendo l’ultimo dell’anno, in pieno periodo natalizia, essere ancora a festeggiare e questo non lo accetterei. Il pensare da parte di tutti ad una vittoria facile solo perché il Venezia penultimo, ma se vediamo le partite in casa della Juve e dell’Inter dovremmo almeno preoccuparci. Hanno un bravo allenatore, hanno una loro organizzazione, dei loro concetti e li abbiamo studiati come giusto che sia ed ora dobbiamo mettere in atto con applicazione perché per noi sono 3 punti fondamentali per mettere fieno in cascina”.

Bravo Venezia però attenzione: “Quando affronti squadre che sulla carta dovrebbero essere inferiori tu devi vincere altrimenti sei mancato di qualcosa, con le pari livello invece puoi dare il massimo come accaduto anche quest’anno e non raccogliere niente pur essendo soddisfatto della prestazione. Con quelle di un livello leggermente inferiore lì dipende solo da te, devi prendertela senza se e ma, senza alibi e scusanti, Noi in queste partite dobbiamo andarci a prendere i tre punti”.

C’era curiosità per sapere se domani sarebbe toccato a Neres e Kvara insieme ma Conte non conferma: “Tutto è possibile. Qualunque calciatore può far parte degli undici iniziali del Napoli, poi c’è l’equilibrio e dipende anche dalla squadra che affrontiamo. Squadre difensive o offensive: finora abbiamo sempre visto Matteo e Khvicha, poi con David… prima o poi arriverà anche il momento in cui vedrete David e Khvicha. Questo non significa bocciatura per nessuno. Ieri Politano ha avuto un problema intestinale ma oggi si è allenato, valuteremo attentamente”.

Il momento di Lukaku

Dopo un passaggio sulla crescita del calcio italiano, che ha ritrovato dopo anni in Premier (“si è alzata l’intensità, ho visto migliorato l’aspetto tattico, c’è stata evoluzione anche a livello di allenatori, lo si vede anche in Europa: è difficile giocare contro le squadre italiane, vedete Atalanta e Fiorentina, abbiamo portato 5 squadre in Champions, sono tutti segnali chiari, siamo cresciuti tanto e sono contento di questo”) c’è spazio per la consueta domanda su Lukaku: “Romelu è uno dei 21 giocatori di movimento che abbiamo, ora è al top della forma non dobbiamo aspettarci chissà che cosa, le aspettative su di lui sono superiori a un 9 normale, il suo curriculum porta ad avere aspettative importanti, lo sa lui come lo so io”.